INCISIONE
L’INCISIONE ORIGINALE
Dalla Dichiarazione sull’incisione originale di Milano o “Dichiarazione Bertarelli” del 5 maggio 1994.
L’incisione originale è il risultato di un disegno eseguito sopra una superficie dura, sia a mano mediante strumento a punta, sia chimicamente mediante sostanze corrosive.
La superficie dura, che è la matrice, può essere di metallo, di legno o di pietra, deve essere incisa a mano dall’artista.
La stampa deve essere eseguita con torchio a mano, copia per copia (non per fotoriproduzione).
Ogni opera stampata deve essere firmata e numerata a mano dall’incisore, a matita.
La tiratura, o numero di stampe, per ragioni tecniche e di valore, deve avere un numero limitato di esemplari.
Terminata la tiratura, la matrice deve essere biffata allo scopo di impedire altre tirature.
La matrice biffata deve rimanere presso l’incisore o l’editore.
L’ACQUAFORTE
L’acquaforte è la tecnica indiretta di incisione “in cavo”.
Il nome deriva dall’acido con il quale, per via di corrosione, si ottiene il disegno (acquafortis=acido nitrico).
Io uso, per lo più, lastre di zinco che incido dopo averle ricoperte con un sottile strato di cera dal colore bruno.
Uso il bulino, che è una punta di metallo con la quale disegno sulla lastra, asportando sottilissime quantità di cera.
Quando il disegno è terminato, immergo la lastra in una soluzione di acido nitrico per fare la morsura.
L’acido, corrodendo lo zinco in corrispondenza dei segni tracciati sulla cera, crea dei solchi.
Al termine della morsura, la lastra viene ripulita dalla cera, viene poi inchiostrata, coperta da un foglio di carta da stampa inumidito e fatta passare sotto il rullo del torchio.
Per la pressione del rullo, l’inchiostro dei solchi della matrice passa al foglio.
Questo procedimento viene ripetuto fino al termine della tiratura.